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Mi hai abbandonato, da un giorno con l’altro non ti servivo più, hai deciso che eri abbastanza grande per stare senza di me. Avevamo passato tanto tempo insieme, mesi di coccole sempre attaccati, ma tu hai decretato che non contavo più nulla. Ti confesso, non sono triste, sai? Ho capito, ed è giusto così.

Io per te raccoglievo e contenevo, per facilitare il lavoro di qualcun altro. Almeno, a quel tempo, mi sentivo davvero utile, anche se mi sporcavo sempre tutto. Fare il mio lavoro non è affatto facile, ma per fortuna ho sempre potuto contare su decine e decine di aiutanti.

Sono felice che, durante la notte, dormiamo ancora assieme; sempre appiccicati, come una volta. Una sera però non mi hai voluto, ammetto che ci ero rimasto un po’ male; per fortuna la sera dopo ti sei ravveduto e siamo di nuovo insieme. So che non durerà molto, sono consapevole che a breve mi lascerai per un’altra, e io cercherò di farmi forza.

Ti ho voluto tanto bene, per questo ti abbracciavo sempre con le mie alette elastiche; anche se mi bagnavi e sporcavi ero contento di essere un tuo amico, non ti dimenticherò mai.

Quasi addio, Pannolino.

Ho riportato testualmente la lettera scritta dal Sig. Pannolino, indirizzata a mio figlio. Principe, dal giorno 17 giugno, ha deciso in autonomia di togliersi il pannolino. Il processo è stato strano, mi sono ritrovata in questa fase senza saperlo, ed è filato via tutto veloce. Certo, ci sono stati incidenti, e ancora non è ben chiaro dove fare il bisogno number two, ma sono molto soddisfatta.

Il Sig. Pannolino ha svolto il lavoro nel migliore dei modi, anche se a volte, qualche collega, era un po’ pigro e non tratteneva correttamente. Altre volte la colpa era della troppa acqua bevuta dal portatore di Pannolino, e metteva davvero a dura prova i lavoratori là sotto.

A nome mio e di Amoremio, volevo ringraziare il Sig. Pannolino e i suoi colleghi per l’aiuto fondamentale che ci hanno dato in questi due anni e tre mesi: grazie, grazie e ancora grazie. Inoltre, anche il Sig. Portafogli ringrazia, sostenendo che ora andare a fare la spesa non è più così prosciugante.

A presto, con il racconto sullo spannolinamento di Principe.

Francesca