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Il mio regalo per la Festa della Mamma 2016 è <<fai tutto quello che vuoi oggi, penso a tutto io, bambini e casa>>, poi questa sera tirerò le somme. Non sono una a cui piace starsene con le mani in mano, ma forse potrei accettare volentieri questo regalo, forse. Anche perché non sono il tipo a cui piacciono profumi, borsette, orecchini e oggettistica varia; preferisco altro, adoro i lavoretti fatti a mano dalla mia Principessa, mi piace farmi coccolare a livello famigliare.

Ricordo ancora quando frequentavo l’asilo, quindi parliamo di più di vent’anni fa, per la festa della mamma ci fecero dipingere un fiore con le tempere su un piatto di plastica. A turno, andavamo in braccio alla maestra e ci aiutava a colorare e scrivere “la mia mamma”. Vi giuro che ricordo ancora molto vivamente questo dettaglio – e altri pochi della scuola materna – ma ho ancora ben presente le sensazioni che provavo, anche se ero solo una bimba piccola. Aspettavo con trepidazione il mio turno, perché non vedevo l’ora di preparare il mio lavoretto. La gioia nel fare qualcosa per la mia mamma era davvero tanta, mentre davo le pennellate mi domandavo se le sarebbe piaciuto, ma sapevo già che avrebbe apprezzato. Una mamma apprezza sempre.

Ogni anno, per le occasioni di festa, l’asilo fa preparare un regalino ai bimbi; quest’anno ho ricevuto una scatolina a forma di cuore, dipinta di rosa e con il coperchio decorato con la tecnica del decoupage, di cui ignoro la sorpresa. Hanno messo un regalino all’interno, per questo tutte le amichette di mia figlia, quando venerdì mi hanno vista con la scatolina in mano che frettolosamente prendevo Principessa per andare via, mi hanno urlato in tono <<ma non dovevi aprirlaaa>>, con tre a, perché loro si sa, parlano canzonando. Ho detto allora che l’avrei fatto nascondere, così la sera stessa, quando il papà è rientrato a casa, è stato subissato dalla richiesta insistente di nascondere il mio regalino in casa, tra poco proverò a giocare ad acqua, fuoco, fuochino.

Ricordo ancora quando ho festeggiato la mia prima Festa della Mamma, ma mamma non lo ero ancora realmente, ero incinta di quattro mesi, non avevo nemmeno la pancia. Avevo solo 22 anni, e una gioia immensa nel cuore, e anche una piccolissima Principessa nella pancia. Eppure mamma ti senti già, anche se tuo figlio non è ancora nato, perché in fondo la tua creatura è già presente, e tu ne sei già innamorato.

Per questo motivo sto festeggiando la mia settima Festa della Mamma, sinceramente non ricordo cosa ho fatto gli altri anni, o i regalini ricevuti; ma ricordo che è giusto prendersi una giornata in cui si riconosce che la mamma è stata brava, la mamma che tira i fili dello spettacolo che si chiama Famiglia, la mamma che è la colla per tenere insieme tutti i pezzi, la mamma che anche se stanca e distrutta riesce sempre a trovare una buona parola per tutti e fare una carezza. La mamma è  una vera forza della natura, riesce veramente a fare più azioni contemporaneamente, e le fa tutte bene; la mamma ama incondizionatamente i suoi figli e per loro farebbe di tutto.

La mamma, continuo a ripeterlo, è il lavoro più difficile del mondo. Regala moltissime soddisfazioni, questo è vero, ma ciò non toglie che mettersi alla prova ogni giorno, tutti i giorni, sia davvero arduo. Avere pazienza infinita perché altrimenti, in certe giornate, i nostri figli non arriverebbero vivi alla sera, in quanto da esserini adorabili e cuoricinosi si trasformano in piccoli diavoletti ribelli. Insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato, in un mondo in bilico, in una società distorta dove i valori importanti sono messi da parte per le cose più frivole, è diventato faticoso. Cercare di esserci sempre nella vita dei nostri figli, cercare di non asfissiarli per questo, quindi è necessario imparare ad esserci nella giusta misura.

Sbagliare. Quanto si sbaglia? Tantissimo. Poi arrivano i sensi di colpa per molte, eppure non servono. Già la consapevolezza di aver sbagliato, secondo me, è sufficiente per dirsi “no, così non si fa, proviamo in un altro modo”, e via davvero quei sensi di colpa che non fanno altro che inasprire il nostro giudizio verso noi stesse. Talvolta siamo troppo severe nei nostri confronti, ma siamo mamme, siamo umane e in quanto tali non possiamo essere perfette. Credo inoltre che insegnare ai nostri figli che si può sbagliare e poi riparare sia una bella lezione di vita, ammettere di aver fatto uno sbaglio e da quello ripartire verso la strada giusta può essere un punto di incontro. Quindi sdoganiamo questo mito che la mamma deve essere sempre perfetta e non sbagliare mai, e se sbaglia deve sentirsi in colpa: basta, non è così.

Ogni mamma è perfetta nella sua imperfezione, perché tanto le mamme quelle vere, ci mettono il cuore e l’anima in ogni gesto e azione che compiono; le mamme quelle vere sanno che possono sbagliare ma non si fanno intimorire e provano comunque. Basti pensare che hanno scritto decine di libri e manuali su come gestire e crescere i figli, ma ognuno di noi è diverso quindi in realtà l’unico libro è la vita vera, quella che viviamo nel nostro quotidiano e che ci dà i paletti entro quali stare per poter svolgere al meglio il nostro lavoro.

Oggi, 8 maggio 2016, è la Festa della Mamma, per cui AUGURI A TUTTE LE MAMME. Auguri a me, che sono mamma da cinque anni e mezzo, e mi pare di esserlo da una vita. Auguri a me, che perdo la pazienza troppo spesso, perché sono stanca o perché ho dormito male. Auguri a me, che cresco i miei figli rendendoli curiosi invece di rispondere sempre alle loro domande ma dicendo <<secondo te?>>. Auguri a me, che purtroppo dico le parolacce, ma vieto loro di ripeterlo, anche se ahimè ne conoscono un sacco e una sporta, come si suol dire. Auguri a me, mamma con mille difetti ma che si è accettata per come è, senza troppe paranoie che il tempo vola, i figli crescono e non c’è tempo per perdersi a rimuginare su quel che si è fatto di errato, bisogna solo apprendere e cercare di non sbagliare più, andando avanti col sorriso. Auguri alla me che vorrei essere, mamma dolce ed affettuosa sempre, tutto il giorno e in ogni occasione. Auguri alla me che vorrei essere, onnisciente e onnipresente, dando risposte e consigli ai miei bambini. Auguri alla me che vorrei essere, una brava mamma ogni giorno, che prepara pasti sani ed equilibrati per i figli, che stira loro i vestitini e riordina la cameretta, che li porta ovunque senza stressarsi.

Ciao mamme, godetevi questa giornata, è speciale: anche se dovremmo farlo ogni giorno, fermarsi e pensare alla nostra grandezza ci farà apprezzare per quello che realmente siamo, delle super donne.

Francesca.

P.S. Se volete, potete leggere i miei pensieri per la Festa della Mamma 2015.