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malessere

Quando Principessa frequenta l’asilo, di norma sono tranquilla. È in un posto sicuro, a lei piace, a me davvero proprio no, ma questo è un altro discorso. Sono serena che non può succederle nulla di grave, ma oggi mentre pranzavo avevo in mente solo una cosa: ricevere una telefonata dall’asilo. Non so per quale motivo, mi aspettavo una tragica conversazione con la maestra di turno, una cosa del tipo “tua figlia si è strozzata mentre pranzava, qui nessuno sa fare le manovre di disostruzione pediatrica, insomma un disastro, corri subito”. Io sono un mito nell’immaginarmi scene catastrofiche, dagli epiloghi devastanti, lo faccio da una vita. Erano le 15:00, e stavo allegramente temporeggiando al pc, quando squilla il telefono. Oh. Chisaràmai? Guardo, Asilo.

Gulp.

“Ecco, sei scema, te la sei tirata addosso da sola”; penso mentre faccio scorrere il dito per rispondere. Dall’altro capo la maestra si qualifica, e io mentre trattengo il fiato dall’ansia che mi assale aspetto che mi dica il verdetto: sarà caduta e si sarà rotta un braccio? Squartata il viso? Oppure è semplicemente svenuta e ora stanno cercando di rianimarla? Si è strozzata con il pane della merenda? Sarà morta?

Ecco, giuro, le penso tutte, fino alla più brutta. Ed invece, per fortuna, mi dice solamente che accusava mal di pancia e ha rimesso due volte, che potevo andare a prenderla anche subito.

Fiuuu.

Ora, che dorme beatamente sulla poltrona – tra l’altro in una posizione da contorsionista – e con il volto color bianco a confondersi con le tende, mi sono tranquillizzata. È sempre brutto quando squilla qualcosa e dall’altra parte ti parla l’asilo: perché senti che succede di tutto, perché effettivamente PUÒ succedere di tutto. Avrei delle riflessioni più profonde in merito, ma vorrei che questo post mantenesse un tono sullo scherzoso andante.

Spero vivamente che non abbia digerito il pranzo e abbia solo preso freddo, altrimenti mi tocca un bel virus. Noi, che quest’inverno ce l’eravamo cavata alla grande!

A presto, momfrancesca.