Sin da piccina ho divorato quantità industriali di dolciumi vari quali cioccolato, biscotti, merendine, gelati, patatine&co., caramelle gommose, LA crema spalmabile alla nocciola – non voglio fare nomi, ma lei è unica – ed altre schifezze. Ma ne mangiavo proprio tante.
Per mia fortuna e per mia salute, Madre Natura ha deciso di crearmi a costituzione magra, e nonostante tutto quel junk food ingurgitato non mi sono trasformata in una taglia extra-large con abbonamento all’ospedale per varie patologie.
Cibo sano, vieni a me
Principessa da ormai troppo tempo ha smesso di mangiare bene: finito l’allattamento proponevo verdura ad ogni pasto, tanta frutta, no dolci, no fritti. Intorno ai 18 mesi ha assaggiato nuovi alimenti, da lì la preferenza per cibi poco sani e avversione a frutta e verdura. Va matta per il cioccolato, per i gelati, e al mattino mangerebbe un pacco intero di biscotti. Ora, io non sono una mamma che “amore mangia pure tutto quel che vuoi, finché sei pieno, e oltre!!” ma neanche “no amore oggi non ceni perché hai già pranzato, altrimenti troppe calorie!”. Sono una via di mezzo, tendente al dare meno cibi insani e più cose buone. Posto che in casa mia cose buone non ne girano tantissime – nel senso che mi piacerebbe organizzarmi meglio, e per questo sto iniziando a lavorarci (grazie anche al suggerimento di Slowmom) – Principessa si ritrova a chiedermi un pezzo di cioccolato ogni fine pasto. Gelato tutti i giorni. Biscotti ogni mattino. La sua colazione attualmente prevede quattro biscotti, solo quelli perché il latte ho dovuto toglierlo in quanto aumenta la produzione di muco (e quest’inverno ne aveva già in gran quantità di suo). Discorso a parte, ma trovo sempre più sostenitori della teoria che il latte ai bambini grandicelli non va dato, e nemmeno agli adulti.
C’erano una volta… I vecchi biscotti
Ho da sempre acquistato la marca del Watermill (non voglio pubblicità gratuita né tantomeno screditare), viene naturale comprarli anche a mia figlia. Ne prendo diversi formati e in rimembranza di quand’ero piccola, mentre lei fa colazione, sgranocchio anche io qualche biscotto. Mi sono accorta sin da subito che il sapore è veramente cambiato. Ma fosse solo questo: il problema è che mangio tre tipi diversi di biscotto – stessa marca – e il sapore mentre li mangi è uguale, per non parlare del fatto che ti lasciano la bocca come quando vai dal dentista, stesso sapore. No, non può essere! Al che prendo le confezioni e leggo l’elenco ingredienti: è inquietantemente simile, un biscotto è praticamente uguale all’altro, cambiano la forma e il nome. È ricco di ingredienti salutari come grasso vegetale, vari carbonati acidi, tartrato monopotassico, proteine del latte e via dicendo. Penso, sono biscotti, mica un esperimento del piccolo chimico. Ma la questione si ripresenta con i gelati confezionati, le merendine, ecc. Tutti pieni di oli vegetali, che fanno malissimo.
E adesso?
Ora, io dico, va bene l’alimento industriale, ma un po’ meno no? Certo, il Watermill e altre marche non possono mica vendere i biscotti della nonna ché il giorno dopo scadrebbero. Però, li mangi e senti proprio che è una cosa chimica. Da qui, con grande disappunto e un velo di tristezza, scaturisce la mia volontà di non comprare più nulla di simile. Mi sono quindi ritrovata a cercare tra gli scaffali del supermercato validi sostituti. Ebbene, la maggior parte dei competitors del Watermill hanno un elenco ingredienti simile.
Per questo motivo mi affido a Voi, alle Vostre conoscenze ed esperienze dirette.
Quale biscotto dare ai miei figli? E Voi cosa ne pensate?
A presto, momfrancesca.
badialima ha detto:
Io non compro biscotti da bho, anni. In genere facciamo colazione con i cereali e il latte vegetale (che faccio io col bimby) oppure pane burro e marmellata, oppure pane e qualcosa di salato. Se proprio ho tempo, faccio la torta col fornetto Versilia. Insomma certe opzioni non sono contemplate da subito… Per l’Infanta compro qualche biscotto per bambini, ma non li gradisce particolarmente preferisce la frutta e lo yogurt. Vedremo quando crescerà e sarà in grado di esprimersi 🙂
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momfrancesca ha detto:
Anche io faccio torte, ma il problema è che se la faccio poi ne mangio anche io in quantità smisurata. Poi dì a tua figlia di mangiare con parsimonia cibi ricchi di grassi…. Opterò per fare dei biscotti in casa, ma ho provato solo una volta, erano buonini. E poi, manca una cosa: la pazienza. Mannaggia a me!
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LaSam ha detto:
Io sforno dolci praticamente ogni settimana, perché principalmente piace a me, mi da soddisfazione, ne ho voglia e tempo. Ci sono ricette velocissime e ultra facili che per me sostituiscono qualunque cosa di produzione industriale.
Se ogni tanto vuoi cambiare dalla solita torta, non hai un forno di fiducia?
Nel mio paese ho individuato un paio di fornai che so per certo fanno loro i biscotti alla maniera della nonna, come dici tu. Comprati a peso e consumati nel giro di una settimana ogni tanto ci può stare. 🙂
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momfrancesca ha detto:
Che brava che sei!!! Avessi io la tua costanza!! Per i biscotti di fiducia mi informerò, ce n’è uno ma a esser sincera non ci ho mai pensato, andrò a chiedere. Io ho solo trovato “quello del gelato”, fatto da loro, buonissimo 😉
Grazie dell’idea.
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hayley ha detto:
Mi sta piacendo molto il tuo blog! (Da tempo voglio rispondere al post sul Alcol e bambini ma li ci vorrebbero più di 5 minuti…). Allora si. Secondo me il gusto dei biscotti “watermill” ha cambiato, e sono da evitare (se indovino bene la marca, per me andrebbero anche boicottati per alcuni commenti recenti sui gay!)
Si trovano marche bio per chi non ha tempo di farli i biscotti.. costano di più ma per me e’ molto importante questo. Sono Australiana e siamo appena tornati da un viaggio in Italia dove siamo stati a casa della mia suocera che purtroppo non fa più i biscotti, si e’ fatta convincere che quelli impacchettati sono migliori. Abbiamo insistito sul biologico certificato, comprato da noi, perché si, costa di più.
Abbiamo notato che in Italia in generale il livello di consumo di prodotti industriali e’ aumentato molto negli anni in cui siamo mancati. C’e’ da stare attenti secondo me. Allo stesso tempo, chi e’ che ha tempo di controllare proprio tutto?? E poi, io ho sempre creduto che ‘se l’ho fatto io, va bene’… Ma no! (Mi ha fatto prendere più di 20kg durante la gravidanza del mio secondo figlio… 😉 )
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momfrancesca ha detto:
Grazie, sono felice che ti piaccia 🙂
Per i biscotti bio, ho pensato anche io di acquistarli, devo solo orientarmi visto che per me è un mondo sconosciuto.
Per il consumo aumentato credo sia dovuto al fatto che sempre più persone hanno sempre meno tempo, preferiscono magari dedicarsi ad altro piuttosto che fare un dolce o dei biscotti. Io ne faccio, ma non molti. Privilegio il tempo con i miei figli per giocare o istruirli. Ma credo che nel tempo ne farò di più, e assolutamente basta biscotti del “Watermill”.
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chiandissa ha detto:
Ciao! Mi sono presa dieci minuti per recuperare un po’ di bei post da leggere 🙂 la mia bimba ha iniziato a mangiare biscotti da poco, saranno un paio di mesi che li propongo al mattino, da quando mi é andato via il latte e beve l’altro. Io adoro cucinare dolci ma finché non trovo il modo di tenerla impegnata qualche minuto di più non mi metto a impastare con il rischio di dover abbandonare tutto di punto in bianco. Così alterno i biscotti bio della Crescendo coop a quelli fatti ogni tanto da mia nonna in casa quando li fa anche per loro. Ho notato anch’io che i confezionati industrali, dai biscotti alle merendine, sono notevolmente peggiorati negli ultimi anni! Non credo sia solo un ricordo sfocato che ne avevamo, ma proprio il sapore diverso, tutti simili come hai detto anche tu e anche i formati sono cambiati. Che sia per l’impiego di materie prime più scarse? Chissà!
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momfrancesca ha detto:
Grazie per il tempo dedicato alle letture 🙂
Io non trovo molti prodotti bio, ho quindi deciso di rimboccarmi le maniche e darmi da fare con torte e biscotti, spero la costanza mi assista!
Sì, io credo che l’utilizzo delle materie prime a bassissimo costo incida poi sul prodotto finito, che uscirà ovviamente meno buono ed uniformato a tutti gli altri.
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